ESCURSIONI ACCOMPAGNATI DA UN AUTO E TRADUZIONI LINGUA
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ESCURSIONI
Vi accompagneremo nella visita dei luoghi più suggestivi della nostra terra. Isole, luoghi di mare, montagna,
Escursioni - Itinerari Turistici.
Vi accompagneremo con la nostra auto e vi faremo da guida anche con la traduzione nella vostra lingua, nei più belli posti di sicilia. Musei, Aree Archeologiche, Località Balneari etc.

SPECIALE PASQUA – Settimana Santa Sancataldese
Sono centinaia le persone che ogni anno vengono coinvolte nelle manifestazioni della Settimana Santasancataldese che ripropone i temi cari alla tradizione popolare e religiosa della Passione, morte e Resurrezione di Cristo. Mercoledì Santo: CORTEO STORICO – Il mercoledì offre momenti di grande spettacolarizzazione. Centinaia di comparse in splendidi costumi, danno vita a un lungo e maestoso corteo storico, tra gli squilli di tromba, il trotto dei numerosi ed eleganti cavalli coinvolti e l’attenzione delle migliaia di spettatori disposti lungo la piazza. La condanna inflitta da Pilato decreta la sorte del Nazareno. Il corteo ricomposto, con Gesù costretto a trascinare la croce, procede fino al Calvario, dove si assiste all’impiccagione di Giuda. Gioved’ Santo: I veri protagonisti di questa giornata sono Maria, “l’Addulurata” e il discepolo prediletto da Gesù, “San Giuvannuzzu“. Nella tarda serata dal giovedì dalla Chiesa di San Giuseppe si allontanano le statue dell’Addolorata e di San Giovanni, portate in spalla dai devoti. Dopo un lungo tragitto che fa tappa nelle Chiese del paese, nelle quali l’Addolorata ricerca il Figlio, la processione si conclude a tarda sera davanti alla porta della Chiesa Madre, dove si trova il Cristo morto: la porta della Chiesa viene chiusa improvvisamente e la banda inizia […]

Castello Mussomeli
Castello di Mussomeli Capolavoro d’architettura militare del XIV e XV sec., fu fatto erigere da Manfredi III Chiaramonte ed è sicuramente una delle fortezze più inaccessibile della Sicilia. Il castello, situato a circa 2 km da Mussomeli è disposto a quote diverse e sembra fondersi con la rocca calcarea su cui si erge. La fortezza è delimitata da due cinte murarie irragolari che sfruttano al meglio ogni possibile appoggio offerto dalla rupe; in tal modo il costruito si amalgama con la natura. La facciata esterna del castello con il portale e le finestre è ricca di elementi gotici.

Percorso delle Miniere: dallo zolfo al sale
Si parte da Caltanissetta, visitando il Museo mineralogico e paleontologico della Zolfara. Finita la visita si raggiunge San Cataldo, che si supera per andare in zona Gabbara, l’area protetta che cela al suo interno diverse testimonianze della produzione solfifera. Questa si raggiunge dal Calvario di San Cataldo, attraverso la Contrada Giganna e Strada Provinciale 149 fino al cancello dell’area protetta. Da qui, finita l’escursione, si torna a San Cataldo e si procede per Apaforte, seguendo la Strada Statale 122 verso Serradifalco (il sito è poco a nord del paese).

Necropoli Vassallaggi
Posto lungo la Strada Statale 122 verso Serradifalco, era già conosciuto già dal XIX secolo, ma solo dal 1905 fu sottoposto a campagne di scavi, che fino agli anni Sessanta del Novecento hanno permesso il rinvenimento di importanti tracce di attività umana, a partire dai Sicani dell’Età del bronzo (tombe a forno) fino ai primi secoli della cristianità. Ruderi di muri, abitazioni, tracciati viari, tombe e siti di culto raccontano un rigoglioso passato. Un numero sostenuto di manufatti, alcuni perfettamente conservati, sono oggi in diversi musei della Sicilia. Il percorso, è raggiungibile da S. Cataldo (Sicilia-CL), tramite la SS n° 122. Esattamente al Km 4 si imbocca una strada interpoderale in terra battuta che conduce al sito dopo alcune centinaia di metri.

Chiesa di San Francesco d’Assisi Ex Cappuccini
La chiesa di San Francesco d’Assisi, già chiesa dei Cappuccini, fu realizzata anch’essa per volontà del principe Giuseppe Galletti e annessa all’ex convento dei cappuccini, a partire dal 1724. I cappuccini rimasero a San Cataldo fino alla soppressione degli ordini religiosi avvenuta nel 1866. Dopo l’alienazione il convento fu trasformato in ospizio per anziani. Ospita quattro altari laterali in legno intagliato: il primo a destra custodisce la statua della Madonna Assunta del 1957 che viene condotta in processione il 15 agosto. Piazza San Francesco d’Assisi, 4 – San Cataldo (CL) Tel: 0934 587018

Chiesa Madre/San Giuseppe
La chiesa madre, in passato Natività di Maria, fu edificata dal barone Vincenzo Galletti di Fiumesalato e marchese di San Cataldo nel 1632. Nel 1695, a causa di un crollo del transetto destro con la cappella di San Cataldo e il Crocifisso, la chiesa venne ricostruita di sana pianta per volontà del principe Giuseppe Galletti, il quale invitò il fratello Pietro, vescovo di Catania (9 maggio 1739). In quella occasione la chiesa madre fu re-intitolata all’Immacolata Concezione. Nel 1788 un terribile incendio causò ingenti danni nella sacrestia in nell’archivio. La chiesa rimase chiusa dall’aprile del 1965 al dicembre del 1979. Si presenta a croce latina a tre navate, divisa da arcate, con volta a botte e cupola centrale. Anticamente era dotata di 14 altari.

Le torri civiche
Sia quella di Monte Taborre, concessa per ragioni difensive da Filippo III (“Concedimus… Turrim… Construere”) e poi demolita e ricostruita, che quella integrata con la Chiesa del Ss.mo Rosario del 1820 e finalizzata a scandire il tempo per operai e minatori, che l’ultima del Cristo Re, più vocata a funzioni religiose, disegnano una skyline di San Cataldo che differisce molto da altre città e paesi dei dintorni.

Sabucina Area Archeologica Caltanissetta
La storia: La montagna di Sabucina si trova a circa 10 Km. a NE di Caltanissetta, sulla destra orografica del fiume Salso, l’antico Imera, e si eleva a m. 720 m. s.l.m. Insieme alla montagna di Capodarso, Sabucina controlla il punto in cui la valle del Salso si restringe e proprio per questa ubicazione strategica e geografica essa occupò nell’antichità una posizione di notevole rilievo a controllo delle vie di penetrazione militare e commerciale verso il territorio più interno di questa parte dell’isola, coincidente con l’area dell’antica Sikania. Pertanto, anche se nel corso dei secoli mutarono le condizioni storiche e politiche, sul sito di Sabucina si susseguirono una serie di insediamenti, i quali, scanditi da poche interruzioni, si collocano cronologicamente dall’età del bronzo antico (fine III – inizi del II millennio a. C.) all’età ellenistica (inizi del III sec. a. C.). I dati archeologici ricavati dall’indagine scientifica e metodologica consentono di delineare nella maniera seguente le varie fasi di vita del centro di Sabucina. Nell’età del bronzo antico, ai piedi della montagna di Sabucina, esistevano alcuni villaggi di facies castellucciana (XXIII-XV sec. a. C.); Tra il XIII e il X sec. a. C., sui pendii della collina di Sabucina sorse […]

CASTELLO DI MAZZARINO
Il Castello di Mazzarino sorge su una lieve altura, in prossimità dell’attuale centro storico. I resti fuori terra visibili consentono una lettura ricostruttiva dell’impianto a pianta quadrangolare con torri cilindriche angolari. Il castello garantiva il controllo delle sottostanti vallate dei torrenti Braemi e Disueri. Anche dopo l’edificazione dell’attuale abitato di Mazzarino, sviluppatosi alle pendici del castello verso sud, mantenne nei confronti del paese tale posizione strategica. Volgarmente viene definite ‘U cannuni’, probabilmente per la similitudine che, nella fantasia popolare, assume la cilindrica torre di sud-ovest, unica interamente superstite, con un grande cannone. In origine il castello era costituito da quattro torri cilindrichi legate da cortine murarie merlate, all’interno delle quali si sviluppavano gli ambienti abitativi e di servizio, oltre vari cortili interni. Oggi rimangono ben definite, anche se frammentate in alzato, soltanto la parete sud ed in parte le cortine a nord ed ovest. Le torri occidentali, dimensionalmente maggiori rispetto a quelle orientali, erano costituite da tre livelli collegati da scale in pietra ricavate all’interno delle stesse. L’ingresso avveniva attraverso una apertura a sesto acuto sita tra le due torri occidentali, della quale oggi restano poche tracce visibili. Le pareti nord e sud presentano varie aperture tipologicamente diverse a dimostrazione […]

CASTELLO DI FALCONARA
IL CASTELLO DI FALCONARA È UNA DELLE DIMORE STORICHE SICILIANE, PRESENTI SULLA COSTA SUD, CON PIÙ FASCINO: IL NOME PROVIENE DALL’ANTICA TORRE CENTRALE CHE, OLTRE A COSTITUIRE IL CORPO ORIGINARIO, VENIVA UTILIZZATA PER L’ALLEVAMENTO DEI FALCONI DA CACCIA. FALCONARA È L’UNICO CASTELLO DELLA PROVINCIA DI CALTANISSETTA AD AFFACCIARSI SUL MARE IN PROSSIMITÀ DI BUTERA. L’edificazione della torre centrale risale probabilmente al XIV secolo, dopo il 1313, durante la guerra dei Vespri tra Aragonesi di Sicilia ed Angioini di Napoli, quando alcuni pirati angioini poterono sbarcare tra Terranova e Licata, per assalire e saccheggiare Butera. Di certo, la torre esisteva il 18 ottobre 1392, quando Re Martino I la assegnò in feudo con la contea di Butera alla famiglia nobile catalana degli Ademar. Sicuramente fino alla fine del XVIII secolo, la torre assolveva ancora al suo compito di vigilanza e di difesa dalle incursioni piratesche, infatti, Camillo Camilliani l’aveva già inclusa nel suo piano di difesa dell’isola del 1584. Oggi il Castello mostra ancora integra la struttura quattrocentesca aragonese, e le sue tre fasi di costruzione. Da notare, sul prospetto dove si trova l’ingresso, si distingue nella torre una cannoniera. Degno di particolare nota il parco che circonda il Castello: ricco […]

VALLE DEI TEMPLI AGRIGENTO
Profilo storico di Akragas – Agrigento Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli. Akragas fu una delle più importanti colonie greche della Sicilia, estesa circa 450 ettari, fondata circa il 582 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Gela e da Rodi. Il sito prescelto fu un altopiano naturalmente protetto a Nord dalla Rupe Atenea e dal Colle di Girgenti e a Sud dalla lunga Collina dei Templi, delimitato ai lati dai fiumi Akragas e Hypsas confluenti a Sud in un unico corso alla cui foce era l’antico porto (emporion). Fin dall’inizio – sotto la tirannide di Falaride (570-554 a.C.) celebre per la sua crudeltà – la città articolata per terrazzi fu caratterizzata da un impianto urbanistico regolare. La Rupe Atenea era sede dell’acropoli con funzione sacra e difensiva; la Collina dei Templi ospitava i santuari monumentali; la zona centrale l’abitato e […]

SCALA DEI TURCHI
L’ elemento di maggiore interesse paesaggistico è rappresentato dalla Scala dei Turchi, una falesia viva costituita da uno sperone di marna bianca prominente sul mare, le cui falde degradanti a strato conferiscono un aspetto molto suggestivo, accentuato, a sua volta, dai forti contrasti cromatici se si pensa all’azzurro del mare e del cielo contrapposto al bianco accecante della roccia. La forma che questo monumento della natura assume è quella per l’appunto di una scalinata, dove secondo la leggenda, durante le invasioni moresche che imperversarono nel ‘500, i turchi (così erroneamente chiamati) approdarono nel territorio dell’odierna Realmonte inerpicandosi sulle stratificazioni di questa falesia.

Castagno 100 Cavalli – Parco Etna – Sant’Alfio
È considerato l’albero più antico e più grande d’Europa. Si trova in Sicilia, per la precisione in provincia di Catania, il noto “Castagno dei cento cavalli”, una creatura la cui vita si aggira tra i 3000 e i 4000 anni. Il celebre castagno sorge nel territorio di Sant’Alfio, poco distante dal centro abitato, lungo la provinciale che conduce a Linguaglossa, sul versante orientale dell’Etna. Uno spettacolo naturale, visto da vicino, con la sua chioma imponente che ha permesso alla pianta di entrare nella leggenda. Il suo soprannome infatti è legato alla tradizione secondo cui, sotto le sue enormi braccia, durante un temporale trovarono riparo la regina Giovanna d’Aragona e il suo seguito, formato da 100 cavalli e cavalieri. Cantato e descritto da numerosi viaggiatori e studiosi nel ‘700 e nell’800, il Castagno è oggi meta di visitatori di tutto il mondo oltre che di botanici. A stabilire il primato in Italia e in Europa del Castagno dei Cento Cavalli è stato proprio il noto botanico torinese Peyronal, secondo cui l’albero ha un’età compresa tra 3000 e 4000 anni. Stando alle stime fornite dall’Associazione Ardea, il castagno catanese ha un diametro e un’altezza di 22 metri. Lo scrittore Vincenzo Consolo, su […]

ETNA – PARCO DELL’ETNA
L’Etna (Mungibeddu o ‘a Muntagna in siciliano) è un complesso vulcanico siciliano originatosi nel Quaternario e rappresenta il vulcano attivo terrestre più alto della Placca euroasiatica. Le sue frequenti eruzioni nel corso della storia hanno modificato, a volte anche profondamente, il paesaggio circostante, arrivando più volte a minacciare le popolazioni che nei millenni si sono insediate intorno ad esso. Il 21 giugno 2013 la XXXVII sessione del Comitato UNESCO, riunitasi a Phnom Penh in Cambogia, ha inserito il Monte Etna nell’elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell’umanità.

DUOMO DI MORREALE ( PALERMO )
Breve premessa La cattedrale di Monreale, successiva alla Cappella Palatina di Palermo ed alla cattedrale di Cefalù, rappresenta il punto d’arrivo, di un secolo di costruzione normanne, continentali ed insulari. In essa confluiscono sincreticamente esperienze costruttive, che iniziando a Cluny nel X secolo, proseguono con l’edificazione dell’abbaziale di Bernay e successivamente della Trinitè , St. Nicolas e St. E’tienne a Caen, coniugando a Mileto, queste architetture con quelle dell’abbaziale di Montecassino e sperimentando nelle cattedrali di Catania e Messina nuove tipologie impregnate di regionalismo siciliano e nuovo sperimentalismo normanno, (v. Lessay Normandia – Manche). DESCRIZIONE Chiesa_Cattedrale_Monreale.jpgOsservata dall’esterno la cattedrale di Re Guglielmo II, si articola in tre volumi principali caratteristici delle chiese occidentali a croce latina: Il corpo basilicale longitudinale a tre navate, il transetto, e la zona triabsidata. A questi volumi si aggiungono ad occidente: due torri campanarie che serrano il portico d’ingresso colonnato (esonartece) sormontato da un timpano triangolare, secondo il tipico schema delle chiese della Normandia. Le superfici dell’esonartece erano decorate con scene ispirate alla vita della Beata Vergine Maria. porta_ingresso.jpgLa grande porta d’ingresso rivestita con formelle bronzee, opera di Bonanno da Pisa, fu collocata nel 1185. All’incrocio del transetto con la navata centrale si innalza, sopra […]

Cattedrale e centro storico – Palermo
“L’insieme degli edifici costituenti il sito di ‘Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale’ rappresenta un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Tale sincretismo ha generato un originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie. Il sincretismo arabo-normanno ebbe un forte impatto nel medioevo, contribuendo significativamente alla formazione di una koinè mediterranea, condizione fondamentale per lo sviluppo della civiltaà mediterraneo-europea moderna”. (© Dossier di Candidatura per l’iscrizione nella World Heritage List del sito seriale Palermo Arabo- Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, dicembre 2014) Insieme alla Cattedrale di Palermo fanno parte dell’itinerario i Duomi di Monreale e Cefalù ed in Palermo la Cappella Palatina, il Palazzo Reale, la Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, la Chiesa della Martorana, la Chiesa di S. Cataldo ed il Ponte Ammiraglio ed il Palazzo della Zisa

Ragusa Ibla, centro storico
Una volta a Ragusa è impossibile non visitare Ragusa Ibla, il fulcro della città di Ragusa, il suo quartiere più affascinante grazie ai numerosi palazzi e chiese che vi si trovano. Ragusa Ibla si estende su una piccola collina e dopo il terremoto del 1693 fu interamente ricostruita in stile barocco. Per iniziare una piacevole passeggiata alla scoperta di Ibla è bene partire da Piazza Pola. Questa piazza è la principale del quartiere ed è qui che si trovano numerosi bar, locali ed uffici comunali.

Casa Montalbano – Santa Croce Camerina
La casa di Montalbano La famosa casa del Commissario più famoso d’Italia, ormai meta di pellegrinaggio di molti turisti, si trova a Punta Secca frazione del comune di Santa Croce Camerina (Rg), in via Aldo Moro 44. L’abitazione è nella piazzetta antistante la Torre Scalambri eretta alla fine del XVI secolo a difesa del feudo della famiglia Bellomo di Siracusa. Siamo sulla costa della provincia di Ragusa. Una curiosità da sapere su questo edificio è che in origine fu destinato a magazzino per la dissalazione delle sarde e, nel 1904, divenne un’abitazione. Il borgo di Punta Secca ospita 132 abitanti, è piccolo e tranquillo, e dista 5,7 chilometri da Santa Croce Camerina

VILLA ROMANA DEL CASALE – PIAZZA ARMERINA
La Villa Romana del Casale Un bene unico per tutti La struttura romana, di epoca tardo imperiale, per la sua eccezionale ricchezza di elementi architettonici e decorativi, è divenuta oggetto di particolare rilievo all’interno del programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio della regione siciliana, la cui gestione è oggi affidata al Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle aree archeologiche di Piazza Armerina e dei Comuni limitrofi, Istituto dell’Amministrazione Regionale dei Beni Culturali. La Villa, tutelata dall’Unesco dal 1997, è appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse un governatore di Roma (Praefectus Urbi); secondo alcuni studiosi fu, invece, costruita e ampliata su diretta committenza imperiale. Per la sua bellezza e complessità, può considerarsi uno degli esempi più significativi di dimora di rappresentanza rispetto ad altri coevi dell’Occidente romano. L’alto profilo del suo committente viene celebrato, in modo eloquente, attraverso un programma iconografico, stilisticamente influenzato dalla cultura africana, che si dispiega, con ricchezza compositiva, in una moltitudine di ambienti a carattere pubblico e privato.

ENNA – CASTELLO DI LOMBARDIA
La struttura basa la sua difendibilità intanto sulla posizione arroccata sulla cima rocciosa della cuspide Est dell’altipiano ennese, qui il basamento roccioso fu intagliato sino a ricavare una alta muratura a barbacane, utilissima alla difesa piombante della base del castello e, evidentemente del tutto inattaccabile da una eventuale opera di mina delle muraglie. Le mura chiudono poi una serie di circuiti modulati secondo diverse linee di difesa sempre più strette e sempre più vicine alla zona chiave del castello stesso, il Maschio. La prima cinta, va probabilmente immaginata come una blanda cortina muraria che doveva contenere anche la Rupe di Cerere, utilissima al controllo delle vallata del Dittaino. Di questa cortina, ci rimangono alcuni lembi oggi seppelliti sotto la strada che porta alla stessa Rupe con due torrette di rincalzo a base quadrata delle quali una sembra posizionarsi sotto la scaletta di accesso alla pizzeria posta immediatamente ai piedi della stradina e l’altra è visibile come restauro molto opinabile nella zona più alta della stessa stradina. Castello di Lombardia (Enna)Più interna stava la cortina muraria che segue l’andamento del roccione calcareo tagliato a scarpa, quella, in parole povere, che viene oggi identificata come la cortina esterna del castello. Su questa […]

TAORMINA – TEATRO GRECO
10 cose da fare e vedere a Taormina Una guida completa e dettagliata alle 10 cose da fare e vedere a Taormina in 1, 2 o 3 giorni. Grazie alla sua incantevole posizione sul mare, alle bellezze paesaggistiche, al vasto patrimonio storico, culturale e archeologico di cui è ricca, Taormina è una delle località turistiche più famose dell’isola. Luogo di grande fascino e bellezza, la splendida cittadina siciliana ha sedotto poeti e scrittori, ha attratto viaggiatori illustri, ha accolto celebrità di fama internazionale. I visitatori che arrivano da tutto il mondo in questo “lembo di paradiso sulla terra” (Goethe, Viaggio in Italia 1787), per vedere il suo teatro greco-romano, per passeggiare lungo le sue strade medievali, per ammirare i suoi panorami mozzafiato, per gustare la sua eccellente gastronomia, per distendersi al sole delle sue spiagge meravigliose, ne restano ammaliati. Del resto, come affermò lo scrittore francese Guy de Maupassant, a Taormina “si trova tutto ciò che sembra creato in terra per sedurre gli occhi, la mente e la fantasia”. Chi è stato a Taormina sa che è vero, chi intende visitarla lo scoprirà facilmente. In questa pagina vi consigliamo le 10 cose da vedere assolutamente a Taormina. Il Teatro Greco […]

SIRACUSA
Siracusa Un itinerario per chi ha poco tempo, adatto a grandi e bambini, per visitare i luoghi più significativi di una delle città più belle e importanti del mondo. Siracusa è una delle città più belle del mondo e turisticamente una delle più importanti. Il suo territorio racchiude più di tremila anni di storia, testimoniati da innumerevoli monumenti, siti archeologici e musei. Per visitarla, comprenderla ed apprezzarla veramente, occorrerebbero molti anni. Quando la si visita da turista, naturalmente, non si ha molto tempo. Spesso pochi giorni, se non adderittura uno solo. Occorre allora fare una selezione di cosa vedere. Di seguito viene proposto un itinerario che consente di vistare la città in un giorno solo, ottimizzando i tempi di spostamento, tenendo anche conto degli orari di apertura delle attrattive e della fatica fisica. Le tappe proposte sono compatibili con le scolaresche, anche di tenera età, ma possono risultare ottimali anche per gli adulti. Per maggiori approfondimenti, si prega di fare riferimento alle relative schede dettagliate. Questo itinerario inizia verso le ore 9.00 del mattino Per chi arriva in città con gli autobus da turismo, vi sono delle regole da seguire (vedi dettagli). Gli automezzi vanno parcheggiati nell’area del […]

TRAPANI E ERICE
ALLA SCOPERTA DI TRAPANI ED ERICE – COSA VEDERE IN UN GIORNO? Se parli con un qualsiasi turista, straniero o italiano, che visita la Sicilia Occidentale, non potrà fare a meno di ripetere, come un mantra, fra le varie località, quella di Erice. “Sono andato ad Erice“, “Devi andare ad Erice“, “Andrò ad Erice“, e così via. A questo punto, non rimane che arrendersi all’evidenza, farsi trascinare dalla massa e… andare a verificare di persona, abbinando, ad Erice, una visita a Trapani. 🙂 Trovandomi a Palermo, e volendo sfruttare l’intera giornata, ho scartato subito il treno (che, ad oggi, a causa di problemi logistici, impiega quasi 4 ore, facendo un giro molto lungo), e mi sono orientato su BlaBlaCar, sistema di car sharing che non avevo mai usato in precedenza. Ho cercato, nel loro database, una persona che effettuasse il percorso Palermo-Trapani quel giorno, a quell’ora. A quel punto, non rimaneva che accordarsi personalmente su pagamento (5/6 eur) e luogo d’incontro. Partendo alle 7 di mattina, sono riuscito ad arrivare a Trapani poco dopo le 8 (grazie ad un colpo di fortuna, non abbiamo trovato traffico sul famigerato Viale della Regione Siciliana!). Avendo con me il trolley, e dovendo andare […]
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